L’ansia del tuo nome nei miei polmoni
ed il respiro che s’affanna incerto balbuziente
incespica sulle tue vocali s’arresta sulle tue consonanti
consonanti morbide e taglienti come piume come lama.
Il respiro del tempo colora d’azzurro il tuo viso
come un monte lontano all’estremità dell’orizzonte
e tu fiume ora lento ora impetuoso saziavi la mia sete
sete del chiamarti piano in sussurrate sillabe.