A 60 anni il mio corpo ne ha ottanta,
ma la mia mente, seppur travagliata ne ha venti.
A 80 anni, di questo passo ne avrà cento
e la mia mente, seppur invecchiata e sfiorita
ne avrà quaranta, racconterà le rughe della vita.
A 100 anni, se fato e salute me lo permetteranno,
scriverò della vecchiaia le amarezze ed i vuoti
delle cose che la vita toglie, senza chieder permesso.
Il grande maestro da le gioie, ma anche quel che duole:
avrà scelto la mia via, nel mazzo oscuro dei tarocchi egiziani.