Madre, ora sei sola,
ma sei come una roccia,
nel tuo sguardo deciso
e dal dolore segnato,
vedo il vuoto nel tuo cuore,
ancora in cerca del suo viso
ormai perduto, e del suo amore.
Madre, ora sei sola,
su di te il peso del quotidiano,
sul grigio del cielo, il vuoto è ora:
nell’assenza della sua voce;
nell’assenza del suo odore;
nell’assenza di un compagno
di una vita, lungo lo stivale.
Sino alla terra svenduta e perduta
nelle rive mediterranee e del Varo,
nel cimitero dell’est, dorme la sua spoglia,
partita dalla Tunisia, alle soglie del deserto
riposa sul colle verde, fronte al mare aperto.
Dormo accanto a te, la notte e ti proteggo e caccio
le ombre chiaro-scure, d’una vita al suo braccio.