Padre

Immaginarti giovane e sportivo
vederti diciottenne irruente
con negli occhi la vita, poi,
vederti innamorato
inseguendo il folle sogno,
delle giovani vite; l’eterea felicità
sogno di tutti, che si nega ai più,
e rimane nascosta ma, che ognuno insegue,
ognuno anela, ognuno uccide
con i suoi passi falsi, le fragilità,
le proprie limitazioni, siamo cosi imperfetti,
appena abbozzati schizzi d’un pittore folle,
immaginifico e disperato, che la sua trama
non coincide mai con le sue emozioni,
siamo gocce sperdute nell’universo,
che cercano, invano, l’oceano madre
che tremano fragili, foglie di un albero
bruciato.

3 pensieri su “Padre

  1. eppure nella fragilità una qualche forza di natura che noi stessi non capiamo, soprattutto di fronte alla degenerazione, ma che ‘comprendiamo’ e ci comprende. Non so.
    Intensi i tuoi componimenti
    leggevo…
    buona giornata Emilio
    dora

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