Immaginarti giovane e sportivo
vederti diciottenne irruente
con negli occhi la vita, poi,
vederti innamorato
inseguendo il folle sogno,
delle giovani vite; l’eterea felicità
sogno di tutti, che si nega ai più,
e rimane nascosta ma, che ognuno insegue,
ognuno anela, ognuno uccide
con i suoi passi falsi, le fragilità,
le proprie limitazioni, siamo cosi imperfetti,
appena abbozzati schizzi d’un pittore folle,
immaginifico e disperato, che la sua trama
non coincide mai con le sue emozioni,
siamo gocce sperdute nell’universo,
che cercano, invano, l’oceano madre
che tremano fragili, foglie di un albero
bruciato.
eppure nella fragilità una qualche forza di natura che noi stessi non capiamo, soprattutto di fronte alla degenerazione, ma che ‘comprendiamo’ e ci comprende. Non so.
Intensi i tuoi componimenti
leggevo…
buona giornata Emilio
dora
Dora mi potresti dare la tua e-mail? La mia è emiron@libero.it…
erospea@virgilio.it
buona serata, Emilio