Neanche una tua parola
magari anche pungente,
come sai pungere tu.
Questo assoluto silenzio
mi stordisce, mi confonde,
e mi lascia in balìa dell’amaro.
Avrei in me. vivo, il desiderio
che tu scoprissi quelle mie
parole, quelle mie emozioni.
Invece, la tua assenza pesa,
ed è come scivolare in una grotta
scura, madida delle mie mille stille.
Perchè, qui è la parte migliore
di me, che tu così facendo non conosci
nascosta, come sei, sotto il manto
di cuscini, e non vorrei far violenza
al tuo sacro sonno pomeridiano, amerei
che tu le scoprissi, come quadrifogli
nascosti in un campo di grano,
quel campo sono io, e la mia terra
è segnata da un profondo solco senza luce.
Eppure, questa seppur buia pagina,
che stranamente non ancora conosci,
è la parte più luminosa e migliore di me.