Umbria cuore verde
d’Italia, del mediterraneo
terra di Papi e di Giunone
dell’impero Romano
verde ricco polmone
dove vede il cielo ed il sole
il Clitumno ed il suo tempio
nipote amato del Tevere
dove sposa e unisce
il suo giovane ardore
al biondo genitore.
Tra fitti e folti boschi ombrosi
serpeggiano cristalline acque
che abbeverano la tua ricca
e magnifica silvana natura
ove lo Gnefro raccontò
della ninfa Nera amata
dal giovane pastore Velino
di lei innamorato in segreto
tramutata in fiume da Giunone
infuriata, ella azzurra si getta
giù dalle Marmore in spettacolare
e maestosa cascata spumeggiante
che incanta di tutti gli occhi.
Il pozzo di San Patrizio
ove discendevano i muli
con grandi giare vuote
sino al fondo a pelo d’acqua
fatta scorta per tutta Orvieto
si tornava su, senza incrociare
coloro che scendevano
a far scorta a loro volta.
Magia dell’inventiva umana!
Molto bella, sembra di esserci…ciao.
Amo l’umbria, l’ho vissuta per studio e per turismo più volte, è una regione magica, a misura d’uomo, dove molti borghi hanno mantenuto l’aspetto antico, tradizionale, dove le piccole botteghe resistono al mutare del tempo conservando il fascino di altre epoche, e poi…il verde che si respira ovunque, risalendo e scendendo colline morbide tra case di pietra e viuzze strette. La adoro e la tua poesia ne descrive bene le attrattive. Ciao Emilio
ps: dal tuo avatar si arriva a questa pagina, ma su wordpres hai un altro sito più aggiornato che non mi arriva nel lettore? se si metti qui il link perchè se me lo ero inserito mesi fa non lo trovo più. Grazie
Grazie per le tue parole! Su wordpress ho molteplici blog…
però ripeto il tuo avatar apre solo questo da cui ti sto scrivendo
cercherò su google…
Ecco, fai bene, buona giornata!
Per chiudere, queste poesie sono le prime poesie scritte dopo la mia emorragia cerebrale, da lì il nome La fenice inattesa.